martedì 14 febbraio 2012

Novita sulle certificazioni nel "Decreto Semplificazioni"

Il decreto sulle semplificazioni, di recente varato dal Governo Monti, potrebbe dare nuovo impulso al settore della certificazione (168 organismi di certificazione per un giro d’affari che supera i 260 milioni di euro annui).
Nel provvedimento presentato dal Governo Monti c’è un articolo che dispone la soppressione di controlli sulle imprese in possesso di certificazione ISO per le attività oggetto della certificazione.
In altri termini, alle aziende sarà sufficiente avere le certificazioni “per essere a posto”, senza quindi dover chiedere ulteriori autorizzazioni agli uffici pubblici o subire altri controlli dagli stessi.
Sin qui le azioni del Governo: ma le imprese italiane credono in questo strumento? Sì, secondo l’edizione 2011 dell’Iso Survey:è un fatto poco risaputo, ma l’Italia è ai primi posti nel mondo per diffusione del sistema della certificazione di qualità: ad esempio per la UNI EN ISO 9001 (sistemi di gestione di qualità) siamo secondi al mondo con 138.892 aziende certificate dopo la Cina (297.037). Al quarto per UNI EN ISO 14001 (qualità ambientale), con 17.064 certificati, al terzo per UNI EN ISO 13485 (dispositivi medici), con 1881 certificati.
Siamo un po’ più distaccati invece per numero aziende UNI EN ISO 22000 (gestione sicurezza alimentare) e ISO/IEC 27001 (gestione della sicurezza dei servizi informatici).
Nella buona performance dell’Italia pesa il fatto che in diversi ambiti merceologici le certificazioni sono obbligatorie per partecipare a gare ed appalti pubblici. Per il resto, dove queste sono volontarie, la sensibilità imprenditoriale è comunque in decisa crescita, anche perché nelle aziende che hanno fatto la certificazione i vantaggi sono superiori ai costi.



Dr. Roberto Ardizzi

Consulente Sistemi gestione Qualità e Sicurezza

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