giovedì 23 settembre 2010

OHSAS 18001: Sistema Gestione Sicurezza

Da alcune stime comunicate dall’Inail, si rileva che il costo sociale degli infortuni sul lavoro ammonta a quasi 45,5 miliardi di euro, pari a circa il 3,2% del Pil.
Con la delibera n. 79/10 (che modifica l’art. 24 del D.M. 12 dicembre 2000) l’INAIL ha aumentato ulteriormente lo sconto accumulabile sul premio assicurativo
Vengono premiate quelle imprese che effettuano interventi significativi di prevenzione degli infortuni e miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, oltre i requisiti minimi previsti dalla legge.
Ecco le nuove tariffe di sconto, pensate in particolar modo per favorire le PMI.
SCONTO NUMERO DI ADDETTI
30 % - fino a 10 addetti
23 % - fra 11 e 50 addetti
18 % - fra 51 e 100 addetti
15 % - fra 101 e 200 addetti
12 % - fra 201 e 500 addetti
7 % - superiori a 500 addetti
Si consideri che queste riduzioni - ottenute per aver investito in prevenzione- si aggiungono a quelle ottenute per trend positivo nell'andamento infortunistico aziendale: in totale, è possibile arrivare anche al 50% di riduzione dell'importo totale del premio.
La certificazione OHSAS 18001 acccreditata da Accredia ha un riconoscimento preferenziale INAIL: è infatti elemento di per sé sufficiente per ottenere la riduzione del premio, semplicemente allegando il certificato, senza dover presentare ulteriore documentazione (la domanda di riduzione può essere presentata ogni anno entro il 28 febbraio, per interventi realizzati entro il dicembre dell’anno precedente).
Le certificazioni rilasciate da un Organismo di Certificazione accreditato Accredia per la sicurezza sono dunque considerate interventi particolarmente rilevanti di prevenzione.
Questo aspetto risulta fondamentale se si considera inoltre che in caso di incidenti gravi il possesso di una Certificazione OHSAS 18001 è elemento che può assumere una valenza difensiva molto importante, fino all’esimente

martedì 21 settembre 2010

L'Offerta Alberghiera italiana

All'inizio del 2009 gli alberghi italiani sono 34.155, con 1 milione e 79 mila camere, 2 milioni e 202 mila letti e 1 milione e 70 mila bagni. Rispetto al 2008 l'offerta è aumentata di 97 alberghi, 21 mila camere, 59 mila letti e 21 mila bagni; nonostante ciò, continuano a diminuire gli alberghi a 2 stelle (diminuzione di 296 unità, 7,4 mila camere, 13 mila letti e 7,1 mila bagni) e quelli ad 1 stella (diminuzione di 339 unità, 3,9 mila camere, 6,3 mila letti e 3,4 mila bagni).
19,4 mila alberghi sono di piccole dimensioni (meno di 25 camere per un totale di 521,4 mila letti), 13,4 mila sono di medie dimensioni (tra 25 e 99 camere con un totale di 1 milione e 194 mila letti) e mille e 316 sono di grandi dimensioni (con 100 e più camere con un totale di 486,6 mila letti).
Il 40,3% degli alberghi di piccole dimensioni si trova nel Trentino-Alto Adige (21,3%), nell'Emilia Romagna (9,8%) e nella Lombardia (9,2%); il 42,8% di quelli di medie dimensioni nell'Emilia Romagna (19,6%), nel Trentino-Alto Adige (12,7%) e nel Veneto (10,5%). Il 36,6% degli alberghi di grandi dimensioni si trova nel Veneto (14,3%), nella Lombardia (11,8%) e nel Lazio (10,5).
Rispetto al 2008, i maggiori aumenti di alberghi si sono avuti, nell'ordine, in Puglia (70), nel Lazio (62) e in Sardegna (48) mentre le maggiori diminuzioni si sono avute, nell'ordine, in Emilia-Romagna (70), in Trentino-Alto Adige (47), in Piemonte (31) e in Toscana (30).
Calabria e Sardegna sono le regioni che, nell'ordine, hanno le dimensioni medie più elevate in quanto a camere per esercizio (55 e 47) ed a letti per esercizio (120 e 113).
Nelle località marine e montane si concentra poco meno della metà dell'offerta turistica alberghiera italiana: 48,7% di alberghi, 45,4% di camere, 45,8% di letti e 45,5% di bagni.
Rispetto allo standard nazionale di letti per albergo (64) risultano inferiori le dimensioni degli alberghi collinari (-23), montani (-21) e lacustri (-7), mentre sono superiori quelle dei capoluoghi di provincia non altrimenti classificati (+33), delle città d'arte (+16), quelli marini (+10) e quelli termali (+6).